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Il Premio Letterario Internazionale Mondello

Il Premio - XLVIII Edizione

Premio Opera Italiana - Michela Marzano

Premio Opera Italiana - Michela Marzano

Michela Marzano (Roma, 1970) è scrittrice, filosofa, editorialista de “la Repubblica” e de “la Stampa”. Ha pubblicato, tra gli altri, Volevo essere una farfalla (2011), L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore (Premio Bancarella 2014), Papà, mamma e gender (2015), L’amore che mi resta (2017) e Idda (2019).

 

Stirpe e vergogna, Rizzoli

Michela non sapeva. Per tutta la vita si è impegnata a stare dalla parte giusta: i fascisti erano gli altri, quelli contro cui lottare. Finché un giorno scopre il passato del nonno, fascista convinto della prima ora. 

Perché nessuno le ha mai detto la verità? Era un segreto di cui vergognarsi oppure un pezzo di storia inconsciamente cancellato? “Sono stata pure io complice di questa amnesia?” si chiede Michela dopo aver ritrovato una vecchia teca piena di tessere e medaglie del Ventennio. Inseguendo il filo teso attraverso le vicende della sua famiglia, tra il nonno Arturo e il nipotino Jacopo, l’autrice ridisegna il percorso che l’ha resa la donna che è oggi, costellato di dubbi e riflessioni: il rapporto complicato con la maternità, il legame tra sangue, eredità e memoria, e quel passato con cui l’Italia non ha mai fatto davvero i conti. Il risultato è uno spietato autoritratto che va molto al di là del dato personale, in questo Paese di poeti, di eroi, di santi e (così pare, ad ascoltarne i nipoti) di milioni di nonni partigiani, mettendo in luce la rimozione collettiva dell’humus fascista in cui affondano le radici di molti alberi genealogici. Tra romanzo e memoir, un libro dalla voce schietta e incalzante, che pur sospendendo il giudizio non smette di interrogarci e di invitarci a coltivare la memoria, perché “solo così si può sperare che certe cose non accadano più”.

 

Motivazione del Comitato di Selezione: Una fuga lunga una vita. E lunga una storia, al contempo pubblica e privata: quella dell’Italia – dal fascismo ai giorni nostri – e quella di una donna costretta a mettere tutto in discussione. Fin dal proprio nome, per andare oltre, nel passato di un nonno fascista, tenuto nascosto dal padre. «Stirpe e vergogna» è un’indagine sulle proprie radici, sul rapporto e scontro tra la storia di una famiglia e la Storia di tutti. Michela Marzano si è spinta con voce ferma e sempre autorevole in un romanzo autobiografico tanto complesso quanto accessibile, per ricordarci che «l’orrore del presente non è mai solo presente».