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Il Premio Letterario Internazionale Mondello
Il Premio - XLIV Edizione
Premio Mondello Critica - Alberto Casadei
Vincitore Sezione Mondello Critica
Alberto Casadei, Biologia della letteratura, il Saggiatore
Alberto Casadei insegna Letteratura italiana all’Università di Pisa. Si occupa di opere dal Trecento al Cinquecento e di poesia e narrativa contemporanee. Fra i suoi ultimi libri ricordiamo Stile e tradizione nel romanzo italiano contemporaneo (il Mulino, 2007), Poesia e ispirazione (Luca Sossella, 2009), Poetiche della creatività. Letteratura e scienze della mente (Bruno Mondadori, 2011), Dante oltre la «Commedia» (il Mulino, 2013), Letteratura e controvalori (Donzelli, 2014) e Ariosto: i metodi e i mondi possibili (Marsilio, 2016).
Biologia della letteratura, il Saggiatore. Se è vero, come ha scritto Shakespeare, che siamo fatti della stessa materia dei sogni, è la materia dei sogni a dover essere indagata. Se, come sosteneva Cézanne, «il colore è il luogo dove si incontrano il nostro cervello e l’universo», va indagato il modo in cui il nostro cervello percepisce lo stimolo dei sensi e lo rielabora in forme, miti e metafore. Va indagata la biologia delle arti e della letteratura. Solo un’ottica che superi la divisione tra natura e cultura può dare conto dei processi che hanno condotto l’essere umano a costruzioni simboliche sempre più complesse, per rispondere a esigenze di sopravvivenza, di ritualità magica e religiosa o per imporre un ordine al cosmo, ritagliando nuclei di senso dal caos del molteplice. Guidato da questi stimoli e dalle più recenti scoperte della biologia, delle neuroscienze e dell’antropologia, Alberto Casadei individua nello stile il punto in cui avviene la mediazione decisiva fra natura e cultura: è grazie all’elaborazione stilistica che le propensioni biologiche elementari, legate alla percezione del ritmo, dell’analogia e della metafora, vengono utilizzate per dare vita ai mondi possibili della letteratura e dell’arte. Biologia della letteratura unisce questa prospettiva inedita a una rigorosa analisi critica, mostrando una storia letteraria ancora più ricca, in cui lo stile diviene l’elemento capace di condensare processi emotivi e cognitivi: un filo che lega la sorprendente stratificazione mitologica dell’epica di Gilgameš all’oscurità del Simbolismo, l’estasi del sublime alla rottura dei linguaggi retorici operata nel primo Novecento, fino alla svolta imposta dalle nuove tecnologie, dal Web e ancor di più dal Cloud. Oggi, come un Ulisse che, sprofondata ormai la nave, continua il proprio viaggio di conoscenza negli abissi marini, l’uomo si ritrova immerso in una realtà in cui lo stimolo percettivo è ubiquitario e ogni separazione tradizionale tra i linguaggi è caduta. La risposta, ancora una volta, è nell’adattamento e nell’elaborazione di uno stile sempre più ibrido e complesso.
Motivazione: «In Biologia della letteratura, Alberto Casadei sollecita il lettore a riflettere su diversi concetti che nella modernità, in àmbito artistico, richiedono risposte nuove. Di che cosa può parlare un’opera letteraria? Che cosa intendiamo oggi per classico? Quali sono gli elementi che determinano la creazione di un oggetto d’arte? Qual è il ruolo dello stile e della forma in tutto questo? Lungo il tracciato di questi interrogativi, ispirandosi al “Literary Cognitivism”, senza cedere mai a tentazioni oltranziste e sempre attento a considerare le ragioni della storia in equilibrio con quelle della biologia, Casadei ci mette a disposizione uno sguardo personale ed efficace che indaga le creazioni artistiche dei nostri anni, fornendo nuove chiavi d’interpretazione che si poggiano sul dominio solido e ampiamente documentato delle tradizioni critiche che lo precedono e da cui trae nutrimento, riuscendo efficacemente a fornire, nel suo dispiegarsi, una convincente mise en abyme del concetto stesso di inventio cui dedica ampio spazio della sua trattazione».