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Il Premio Letterario Internazionale Mondello
Il Premio - XLVI Edizione
Premio Opera Italiana - Giorgio Fontana
Giorgio Fontana è nato nel 1981. Ha pubblicato i romanzi Buoni propositi per l’anno nuovo (Mondadori 2007) e Novalis (Marsilio 2008), il reportage narrativo Babele 56 (Terre di Mezzo 2008) e il saggio La velocità del buio (Zona 2011). Vive e lavora a Milano. Con Sellerio ha pubblicato Per legge superiore (2011), Morte di un uomo felice (Premio Campiello 2014) e Un solo paradiso (2016). È sceneggiatore per “Topolino” e insegna scrittura alla Scuola Holden e alla Scuola Belleville.
Prima di noi, Sellerio.
Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro. La metamorfosi della specie, che nasce contadina, diventa proletaria e poi borghese, e poi chissà. L’esodo e la deriva, dalla montagna alla pianura, dal borgo alla periferia, dalla provincia alla metropoli. Il tempo che scorre, il passato che impasta il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra durare per sempre, l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità e gabbia dei desideri.
È questo il paesaggio in cui vivono e muoiono i Sartori da quando il primo fugge dall’esercito e incontra una ragazza in un casale di campagna. Fino ai giorni nostri, quelli di una donna che visita la tomba del suo bisnonno. Quattro generazioni, dal Friuli rurale alla Milano contemporanea, dalle guerre mondiali alla globalizzazione, dal lavoro nei campi alle scrivanie delle multinazionali. Romanzo storico e corale, il racconto dei Sartori affronta il fardello di un’eredità che sembra andata in malora. Se gli errori e le sfortune dei padri ricadono sui figli, come liberarsene? La risposta a queste domande è nella voce di un secolo nuovo, e nello sguardo di chi si accinge a viverlo.
Motivazione del Comitato di Selezione: Una famiglia, i Sartori, quattro generazioni, un secolo breve, dal 1917 agli anni Novanta - e la stessa difficoltà radicale di stare al mondo, pur in tempi diversi, sempre con l’assoluta necessità di non rinunciare. Come i versi di Rilke citati in esergo di Prima di noi, il romanzo di Giorgio Fontana impone al lettore il necessario compito di ricucire lo strappo tra il presente del nostro Paese e la sua storia passata. Contro ogni stanchezza data dall’abbaglio dell’effimero, e contro ogni vergogna imposta dal dover ammettere chi siamo stati dalla sponda di chi oggi siamo, Prima di noi si muove con maestria narrativa e accuratezza storica attraverso tutto il Novecento italiano rivelandosi una grande epopea familiare e un solido romanzo nazionale. In un momento come quello attuale in cui ci ritroviamo tutti alle prese con un indefinito caos dal quale modellare un dopo, si sceglie di premiare Prima di noiper l’audacia con cui Giorgio Fontana ha osato fare dei cocci del prima dell’Italia una grande materia letteraria.