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Il Premio Letterario Internazionale Mondello
Il Premio - XLIII Edizione
Premio Opera Italiana - Alessandra Sarchi
VINCITORE PREMIO OPERA ITALIANA
Alessandra Sarchi – La notte ha la mia voce (Einaudi)
Alessandra Sarchi è nata a Reggio Emilia nel 1971, vive a Bologna. Ha pubblicato Segni sottili e clandestini (Diabasis 2008). Per Einaudi Stile Libero è uscito nel 2012 il romanzo Violazione, vincitore del premio Paolo Volponi opera prima, nel 2014 L'amore normale e nel 2017 La notte ha la mia voce.
La notte ha la mia voce, Einaudi. Una giovane donna ha perso l'uso delle gambe in seguito a un incidente. Abita un corpo che non le appartiene più e si sente in esilio dal territorio dei sani. Poi incontra la Donna gatto, e il suo modo di guardare se stessa, e gli altri, cambia. La prima cosa che arriva di Giovanna è la voce: argentina, decisa, sensuale. Fa pensare a qualcuno che avanzi sulle miserie quotidiane come un felino. Ecco perché, fin da subito, l'io narrante la battezza Donna gatto, sebbene Giovanna sia paralizzata, proprio come lei. Al contrario di lei, però, rivendica il diritto a desiderare ancora, sfidando l'imperfezione del mondo. La Donna gatto nasconde un segreto, e forse ha trovato una persona cui confessarlo, consegnandole la propria storia. Una storia dove è solo apparente il confine tra la condanna e la grazia. «È di libertà che si dovrebbe parlare, quando si parla di corpi. Ma come si fa, se non ce li scegliamo nemmeno alla nascita? I nostri corpi sono già passato, eredità elargita da chi ci ha generato e preceduto nella tirannia combinatoria dei geni».
La motivazione espressa dal Comitato di Selezione
Il romanzo di Alessandra Sarchi si distingue per la qualità della scrittura e il tema di grande interesse umano, sociale, culturale. La protagonista, che si racconta in prima persona, è una donna disabile a causa di un incidente. La sua vita è quindi stata spezzata in due fasi, un prima e un dopo. La protagonista deve pertanto tornare a vivere in maniera diversa e deve provare a rinascere: in modo differente, si ripresenta quello che è stato uno degli argomenti di Nati due volte di Giuseppe Pontiggia, romanzo che nel 2000 ha posto in primo piano in modo autorevole il tema della disabilità. Alessandra Sarchi costruisce un romanzo duro, realistico e inventivo, emozionante e affascinante, nel quale, come scriveva Leopardi, si dicono “le cose coi loro nomi”. È anche una storia fatta di amicizie e di amore, di volontà e di forza, per chi non intende cedere agli imprevisti negativi della vita e vuole con coraggio affermare la propria vitalità. Il romanzo si apprezza per l’intensità tematica e per la scrittura precisa e affabile, per una profondità e chiarezza di comunicazione che sono il frutto di un rigoroso lavoro stilistico.