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Il Premio Letterario Internazionale Mondello

Il Premio - XXXVIII Edizione

I vincitori

È Davide Orecchio con Città distrutte. Sei biografie infedeli (Gaffi) il vincitore del SuperMondello, il più ambito riconoscimento per l’Opera italiana del Premio Letterario Internazionale Mondello, promosso dalla Fondazione Sicilia in partnership con il Salone Internazionale del libro di Torino e in collaborazione con la Fondazione Andrea Biondo.

A decretare il supervincitore della XXXVIII edizione del Mondello, sono stati i lettori di tutta Italia, direttamente indicati dai librai di un circuito di 24 librerie segnalate dalla redazione dell’inserto culturale Domenica de Il Sole 24 Ore. Nei mesi scorsi, ognuna di queste librerie ha inviato alla Segreteria del Premio un elenco di 10 lettori ‘forti’, in grado di esprimere un giudizio letterario critico e ragionato. Dei 240 lettori indicati, ben 231 di essi hanno espresso correttamente e nei tempi prestabiliti il proprio voto.

Gli altri due scrittori vincitori per l’Opera di autore italiano in lizza per il SuperMondello sono stati Edoardo Albinati con'Vita e morte di un ingegnere' (Mondadori) e Paolo Di Paolo con 'Dove eravate tutti' (Feltrinelli). I tre scrittori erano stati indicati a giugno dal Comitato di Selezione, composto da Massimo Onofri, Domenico Scarpa ed Emanuele Trevi.

Questi i voti riportati da ciascun libro: 83 voti per Davide Orecchio, Città distrutte. Sei biografie infedeli (Gaffi); 76 voti per Paolo Di Paolo, Dove eravate tutti (Feltrinelli); 72 voti per Edoardo Albinati, Vita e morte di un ingegnere (Mondadori).

Sei biografie infedeli rielaborano e accrescono il genere, mescolando la finzione alle fattezze di ciascun personaggio, fino a farne sopravvivere al calco la matrice. Ma è tutto rubato. Sono echi, repliche di originali, biografie fittizie ispirate a vite effettive. Ogni ritratto muove da fonti edite o materiali d’archivio, fatti accaduti e documentati, ma va oltre la semplice ricostruzione. Sintomo di questa doppiezza sono le stesse citazioni: opere e autori menzionati a volte sono reali, più spesso di fantasia, il che legittima in un qualche modo una narrazione a metà fra verità e finzione. Le città distrutte hanno molteplici nemici: il potere, la repressione, le "interruzioni" imposte da una storia collettiva scandita da altri, il fallimento, la morte. Per questo ogni "città distrutta" si assomiglia e, fuor di metafora, ciascuna esistenza umana nel suo non compiersi, nel suo non raggiungere la felicità, è l'esito di una violenza.

I tre vincitori del Premio Opera italiana si contendevano anche il Premio Mondello Giovani. A vincerlo è stato Edoardo Albinati con 'Vita e morte di un ingegnere' (Mondadori).

La Giuria che ha decretato il vincitore di questo riconoscimento è stata costituita da cento studenti di dieci scuole secondarie palermitane che, contattati dall’Associazione Teatro Scuola, presieduta da Francesco Paolo Ursi, fino al 15 novembre sono stati coinvolti nella lettura dei tre libri in concorso, decretando il proprio vincitore, con un voto accompagnato da una motivazione. Dei cento studenti-lettori, hanno espresso il proprio voto valido nei tempi prestabiliti ben settantasette ragazzi, dei quali 36 hanno scelto Edoardo Albinati, con Vita e morte di un ingegnere, 30 hanno preferito Paolo Di Paolo, con Dove eravate tutti, e 11 si sono concentrati su Davide Orecchio, con Città distrutte. 

In occasione della cerimonia di premiazione, che si è svolta a Palermo il 30 novembre 2012, il Comitato di selezione ha anche conferito un altro premio: il Premio alla migliore motivazione, che ha premiato proprio gli studenti autori delle tre motivazioni ritenute migliori, a cui è andato un contributo in denaro. Il primo premio, di cinquecento euro, è stato attribuito a Simona Gioè del Liceo Classico Giovanni Meli, il secondo, di trecento euro, a Irma Sofia Evola, del Liceo Scientifico Galileo Galilei, e il terzo premio, di duecentocinquanta euro, è stato assegnato a Antonino Cavataio, dell’Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele III.

Durante la cerimonia sono stati consegnati anche il Premio alla carriera ad Antonio Debenedetti e quello per la critica letteraria a Salvatore Silvano Nigro, per il libro Il Principe fulvo (Sellerio).

A maggio è già stato assegnato il Premio Autore Straniero alla statunitense Elizabeth Strout, conferitogli dal giudice Paolo Giordano, straordinario giovane talento della nostra narrativa, chiamato quest’anno dal Comitato Esecutivo del Premio Mondello a individuare nel vastissimo palcoscenico internazionale il proprio ‘maestro’, il proprio ‘padre letterario’, il proprio autore di riferimento. La scrittrice ha ritirato il riconoscimento il 10 maggio nel corso del Salone Internazionale del Libro di Torino, partecipando all’incontro 'Paolo Giordano conversa con il suo Maestro'.

Infine, durante la cerimonia sono state consegnate due borse di studio (per un valore di € 12.500 ciascuna), istituite dalla Fondazione Andrea Biondo. Nel 2012, infatti, la Fondazione ha pubblicato due bandi pubblici, l’uno riservato a studenti palermitani del Conservatorio di musica Bellini di Palermo e l’altro riservato a studenti palermitani della scuola d’arte drammatica Silvio D’Amico. Le borse di studio - assegnate a Vittoria Saro per la scuola d’arte drammatica Silvio D’Amico e a Rosella Policardo per il Conservatorio di musica Bellini - sono state decise da un Comitato appositamente costituito, sulla base del regolamento pubblicato nei bandi che, insieme alle condizioni economiche, privilegia il merito degli studenti. 

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