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Il Premio Letterario Internazionale Mondello
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MELANIA MAZZUCCO ‘CONVERSA’ CON PETER ESTERHÁZY
Torino, 16 maggio 2013 – Ha avuto luogo giovedì 16 maggio al Salone Internazionale del Libro (ore 18.30 - Padiglione 1 – Sala Rossa) l’incontro aperto al pubblico 'Melania Mazzucco conversa con il suo Maestro' che ha visto come protagonista lo scrittore ungherese Peter Esterházy, vincitore della sezione Autore Straniero della 39esima edizione del Premio Letterario Internazionale Mondello, promosso dalla Fondazione Sicilia in partnership proprio con il Salone torinese.
Melania Mazzucco, giovane e già molto amata scrittrice italiana, è stata chiamata dal Comitato Esecutivo del Mondelloa individuare nel panorama internazionale il proprio autore di riferimento. E la Mazzucco ha scelto Peter Esterházy, unanimemente considerato uno dei più grandi scrittori ungheresi contemporanei.
“Una scelta assolutamente libera e indipendente. Nessun filtro e nessun condizionamento: Melania Mazzucco, nello scegliere Esterházy, ha avuto pieni poteri così come l'anno scorso Paolo Giordano nello scegliere la statunitense Elizabeth Strout. Non più, come in passato, il parere collettivo di una Giuria, dunque, ma il libero pensiero di un singolo scrittore: è questa la formula di assegnazione di questo specifico riconoscimento destinato a premiare, nel contesto del Mondello, il miglior autore straniero.” sottolinea il professor Giovanni Puglisi, presidente della Fondazione Sicilia.
L’incontro al Lingotto è un vero e proprio faccia a faccia durante il quale la premiante, Melania Mazzucco, e il premiato, Péter Esterházy (da lei particolarmente amato fra tutti gli autori letterari stranieri), si raccontano e si svelano davanti al pubblico in un dialogo a cuore aperto.
Il dibattito se da un lato sottolinea la vocazione ‘multiculturale’ e ‘internazionale’ di questo storico Premio, da sempre capace di volgere il proprio sguardo anche oltre i confini nazionali, dall’altro consolida la partnership fra il Premio Letterario Internazionale Mondello e il Salone del Libro, straordinario punto di riferimento culturale del Paese e piattaforma ideale per proporre spunti e riflessioni sui principali temi di interesse letterario.
Vita, famiglia, infanzia, politica, storia, calcio, corpo, sesso, arte, morte, letteratura: nella sua opera smisurata Péter Esterházy ha scritto di tutto questo. Cronaca, memoria, autobiografia, saga, parodia, racconto, teatro, romanzo: non c’è forma, genere, stile o tema che non abbia affrontato e rivisitato con la sua lingua barocca, umoristica ed esuberante. Ma la sperimentazione colta si accompagna all’insolenza giocosa, la citazione all’ironia e al disincanto. E alla fine, ciò che davvero trasmette la lettura dei suoi libri è la gioia. Di pensare, di vivere, di scrivere - ma anche di leggere. E di questa contagiosa libertà gli siamo profondamente grati. così recita la motivazione ufficiale con cui Melania Mazzucco ha deciso di assegnare il Premio.